Armando Tordoni

Foligno, 5 aprile 1978
Pittore Autodidatta Moderno

Armando Tordoni è un pittore autodidatta moderno.

Armando nasce a Foligno il 5 aprile 1978. A quattordici anni inizia la sua passione per la pittura: alle scuole medie incontra una professoressa che notando le sue grandi capacità lo stimola a dipingere su tela. Inizia cosi il suo approccio alla pittura e nel 1992 partecipa ad un estemporanea di pittura organizzata dalla pro loco di Castelnuovo d’Assisi. Intraprende poi il liceo scientifico che porta a buon termine nonostante la prematura morte del padre. Dipinge inoltre scenografie per vari gruppi teatrali locali.
Armando nel 1997 inizia a maturare le prime esperienze lavorative in varie aziende ed è proprio in una di queste che conosce il pittore Minciarelli Gabriele che insieme al pittore Franco Balducci (detto Gimmi) e al pittore Carlo Cappa lo portano ad approfondire e maturare l’interesse verso quest’arte. Ed è proprio qui in questi scenari ai piedi di Assisi che tra colline e campagne che il pittore assisano, armato di stucchi, spatole, acrilici, oli e pennelli si confronta con un mondo di stimoli infiniti che riproduce su tela, dove nulla è dato al caso e dove spessi grumi di colore ridistribuiscono ordine nel caos degli eventi. Ogni momento libero per questo pittore assisano diventa quindi un ottima occasione per immergersi totalmente nel proprio mondo, solo con la sua tela e la natura che si trova di fronte.
Le sue opere sono ispirate agli impressionisti e al suo più grande esponente Van Gogh. Visita infatti per ben due volte il Van Gogh Museum ad Amsterdam, successivamente Le Musee D’Orsay a Parigi e prova a riprodurre alcune delle sue opere: “Il vaso di girasoli”, “Marina a les Saintes Maries de la Mer”. I dipinti di Armando Tordoni inizialmente sono paesaggistici classici ma la sua continua ricerca a nuove forme di espressione lo portano ad usare la materia fino a diventare moderni e contemporanei.

Ha realizzato il manifesto per la CORSA DEI VAPORETTI DI SPOLETO 2013 e per il LOGO del PIATTO S.ANTONIO S.M.DEGLI ANGELI nel 2015. Da gennaio 2017 fa parte del Movimento paesaggisti italiani di Eurekart a cura di Massimo Picchiami. Dal 2017 inoltre è presente in diverse case d’asta con quotazioni ufficiali e certificate.

Le opere di Armando si trovano in diversi cataloghi d’arte:
Un’opera dell’artista, Quiete e Silenzio, è stata pubblicata nel 2003 in “Parole e Immagini” a cura di Luciano Lepri e Giovanni Zavarella, un’altra è opera è stata pubblicata nel libro “il segno d’Inizio” Macerata antichi forni 2011, un altra nella rivista ucraina MY3ЙHИЙ провулок N. 11/2011.
Alcuni quadri sono esposte presso alcuni locali pubblici nei dintorni di Assisi e in alcune gallerie di Spoleto e Corciano, Ha partecipato a diversi concorsi estemporanei e mostre sia personali che collettive, locali e nazionali riscontrando successi dalla critica contemporanea.

Tutt’ora è alla ricerca di nuovi stimoli e del proprio stile che lo portano a sperimentare nuove tecniche nelle sue tele.

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Armando Tordoni è un’artista con un innato talento per la pittura, si avvicina all’arte ispirandosi all’impressionismo francese, e crea un suo proprio stile figurativo in continua evoluzione.
L’artista appassionato dalla pittura “en plein air”, impegnato nella ricerca perpetua di nuove valenze espressive, predilige l’olio e l’acrilico, e spazia sperimentando nuove tecniche e materiali, come il gesso e lo stucco al interno a degli originali inserti, il suo creato diventando così, spesso polimaterico.
Il suo dipingere è un figurativo con una profonda patina poetica che spazia dagli affascinanti scorci e paesaggi, agli intriganti personaggi stile anni ’50 e alle sinuose, seducenti presenze femminili.
Scopriamo un scenario dove la materialità statuaria degli scorci incontra l’attimo fuggente dei personaggi che lo abitano in quel istante, e dove la sovrapposizione del passato e del presente, il binomio tra il perenne e l’effimero, invitano alla contemplazione, suscitano emozioni e conferiscono un’aura di romanticismo.
Atmosfere accattivanti che sembrano scese da un romanzo o dalle scene di un film retrò, richiamano indefiniti ricordi e ci accendono l’immaginazione.
L’artista ci conduce davanti a una panoramica dove colori caldi e avvolgenti si compenetrano, dove prevalgono idilliache sfumature di giallo e azzurro, e dove il filo conduttore è il rosso, come una fiamma perpetua della passione, una scintilla itinerante della vita e dell’amore.
È questa l’arte di Armando, è quel tipo d’arte dove il vero processo creativo non termina con il posare del pennello, continua con l’occhio di chi la osserva.

Alessandra Anca Palel,
Curatrice d’arte

Metropoli urbane che ci fanno riflettere e dire: «la vita è fatta di piccole solitudini» e conseguentemente siamo soli quando ci troviamo a riflettere su un «punto di vista». La pittura quale metafora della realtà reinterpretata dall’artista.

Massimo Picchiami,
Curatore d’arte, 2017